Villa Adriana a Tivoli è la residenza che l’imperatore Adriano fece costruire per sé e la sua corte nella campagna tiburtina. Siamo davanti a una testimonianza unica per ampiezza, caratteristiche architettoniche e decorative. Oggi appare come uno straordinario, immenso parco, esteso per oltre 80 ettari, disseminato di grandiose rovine romane, terme e casali del Settecento, immerso in un’atmosfera che conserva ancora gran parte dell’antico fascino.
Il percorso proposto ai visitatori generalmente, comprende anche il Teatro marittimo, un’isoletta artificiale, una vera e propria dependance privata dell’imperatore; il complesso del Canopo, costituito da una grande vasca rettangolare circondata da sculture e nella quale si riflette l’affascinante struttura del Serapeo. Gli scavi, tutt’ora in corso, hanno riportato alla luce il tratto terminale di un sistema di strade attraverso le quali si accedeva alla dimora dell’imperatore.
Questa nostra meraviglia, situata a circa 28 km da Roma, festeggia i vent’anni dall’inserimento nella lista Unesco come Patrimonio dell’Umanità (1999-2019) e per l’occasione offre ai suoi visitatori una riflessione sul felice rapporto del sito archeologico con il cinema e la tv, ai quali negli anni ha fornito l’ambientazione a set straordinari.
A questo proposito ricordiamo alcune produzioni: da Allonsanfàn (1974) scritto e diretto dai fratelli Taviani e le musiche del grande Ennio Morricone (venuto a mancare pochi giorni fa), passando per la seconda serie di Elisa di Rivombrosa (2006), fino ad arrivare alla fiction I Medici (2016).
L’occasione di approfondire il tema è data da un evento particolare, ci riferiamo a una mostra gratuita intitolata: 60/20: Villa Adriana tra Cinema e UNESCO, inaugurata lo scorso 10 luglio e che si protrarrà fino al 30 Settembre 2020. Curatori il direttore dell’Istituto Villa Adriana Villa d’Este Andrea Bruciati insieme a Francesca Roncoroni. Per conoscere tutti gli appuntamenti previsti, vi rimandiamo al sito web dell’evento.
L’idea, spiega il direttore Bruciati, è di raccontare come intorno agli anni Sessanta, alle prese con una nuova generazione di pubblico, con la genesi di nuovi temi, luoghi e forme del racconto, il cinema abbia trovato in Villa Adriana un set d’eccellenza. Proprio in quegli anni del boom, d’altronde, il sito era stato da poco oggetto di una riscoperta archeologica ed era diventato un operoso cantiere di studio, di restauri e d’importanti progetti museografici, non solo per riparare i danni inferti dalla Seconda Guerra Mondiale, ma anche per migliorarne significativamente l’offerta culturale, rivolgendosi a un turismo sempre più allargato. Fotografie e pannelli multimediali, allestiti nei locali del centro accoglienza del sito archeologico, offrono quindi al visitatore (e persino al pubblico cinese, sperando possa esserci) “una selezione di suggestioni visive di film italiani e stranieri, il cui sonoro è in lingua originale allo scopo di sottolineare l’internazionalità delle produzioni”. Un lavoro sottolinea Bruciati, “quanto mai attuale, in un momento di riappropriazione identitaria dei luoghi e del tempo libero. Il cinema e l’audiovisivo sono mezzi fondamentali di espressione artistica, formazione culturale e comunicazione sociale e rivestono un ruolo di primaria importanza nell’ambito della promozione territoriale e dell’immagine del nostro paese all’estero”.
Immagini: Pixabay
Fonte video: https://www.youtube.com/
Claudio Mortini
– Villa Adriana Sito Unesco – Tivoli – HD(5 Ottobre 2015)
* Andrà tutto bene se continueremo ad attenerci scrupolosamente e responsabilmente alle regole che conosciamo, abbiate cura di voi, dei vostri cari e dei vostri amici.
Annapaola Di Ienno