Venezia capitale mondiale della sostenibilità
Ha la veneranda età di 1600 anni li dimostra davvero? Sì, no, forse… Si poggia sulle sue antiche fondamenta fluide ma davvero resilienti, fatte solo di legnami affogati nell’acqua salmastra e sta per trasformarsi in un laboratorio proiettato sul futuro, tra innovazione, cultura e tecnologica sostenibile.
Vortici.it, torna a parlare di lei, Venezia, da qualche tempo spacciata da molti come città-museo, spopolata dagli autoctoni e invasa dai turisti.

È stata promossa da poco “Capitale mondiale della sostenibilità”, allo scopo di promuovere un modello ambientale, economico, sociale e urbanistico per lo sviluppo sostenibile della città e della laguna veneta. Grazie a questa promozione, ha preso il via concretamente il progetto della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”.
È opportuno ricordare come l’atto propedeutico sia stato sottoscritto l’11 Luglio 2021 in città, alla presenza dei ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco e della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Nello specifico ci troviamo davanti ad un piano interessante e ambizioso contemporaneamente: lo sviluppo di un piano d’interventi per la crescita sostenibile del territorio, in particolare il rilancio di Marghera come polo per la produzione di energie alternative, la riqualificazione urbana e la promozione del patrimonio artistico e culturale di Venezia. Tra le altre aree di lavoro sono incluse anche il turismo sostenibile, con il lancio di una piattaforma digitale per gestire i flussi, l’avvio di un piano per il commercio e residenzialità e azioni per favorire l’inclusione sociale. Previsto un impegno di spesa da 2,5 a 4 miliardi di euro, pubblici e privati, in parte già stanziati o finanziati dal territorio stesso.

Dalla teoria si passa alla pratica. Lo scorso mese di Marzo, è stato messo a punto il documento di presentazione del progetto che troverete cliccando qui e che permetterà di far partire i lavori su più fronti: idrogeno, transizione energetica, inclusione sociale, residenzialità e turismo.
Tra i primi interventi previsti(riportiamo parte del Comunicato Stampa Congiunto Comune di Venezia/Regione Veneto):
– Transizione energetica e sostenibilità ambientale
Si prevede la creazione di un Polo dell’Idrogeno che troverà sede nell’area industriale dismessa di Porto Marghera a Venezia, con ricadute positive su tutto il territorio veneto mediante la creazione di una filiera dell’idrogeno, una “Hydrogen Valley”; la decarbonizzazione e la circolarità dei rifiuti; la promozione di VeniSIA (Venice entrepreneurial international Sustainability Innovation Accelerator) quale centro di innovazione e accelerazione sui temi della sostenibilità.
– Biennale della sostenibilità
Si candida Venezia a polo di riferimento mondiale per il dibattito scientifico, accademico e culturale sui temi relativi alla sostenibilità ambientale e sociale attraverso l’organizzazione periodica di una “Biennale della Sostenibilità” a cui far partecipare istituzioni, accademici, esponenti del mondo dell’arte e delle scienze, e imprese, per la discussione costruttiva di argomenti inerenti al cambiamento climatico e, più in generale, alla sostenibilità.
– Education
Si promuove il rilancio dell’offerta formativa e dei servizi e la residenzialità per studenti, per caratterizzare Venezia come una “Città Campus” di livello internazionale.
– Turismo Sostenibile
Si incoraggia l’evoluzione verso un modello turistico sostenibile attraverso il ricorso alle tecnologie digitali nella gestione dei flussi e dei servizi offerti.
– Piano strategico per il rilancio di commercio e residenzialità locale
Si programmano azioni e interventi ad ampio raggio volti a favorire l’inclusione sociale e la vitalità della comunità veneziana.
Per approfondire:
A Palazzo Ducale presentata la Fondazione “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo:
I 1600 dalla nascita della Serenissima
* Abbiate cura di voi, dei vostri cari e dei vostri amici.
Immagine di copertina e altre immagini: Pixabay