Vortici.it vi ha sottolineato più volte, come Scienza e Tecnologia siano divenute un connubio indispensabile in campo medico, per il progresso nella cura di patologie gravi o per migliorare una condizione di vita compromessa da vari fattori.
Questa settimana compiamo un passo in più, informandovi riguardo un nuovo traguardo raggiunto e che potremmo tranquillamente definire un ritorno alla normalità!
È stato eseguito un eccezionale intervento chirurgico, il 25 Gennaio scorso, presso l’ospedale infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.
A un bimbo di quattro anni che aveva riportato una grave lesione del dito medio della mano destra, a seguito di un incidente e che per questo motivo non avrebbe mai più potuto muovere, causando conseguentemente un grave impaccio di funzionalità all’intera mano, è stata trasferita una parte del dito del piede(immagine 2) al posto delle prime due falangi del dito danneggiato(immagine 1).


L’intervento è stato eseguito con un microscopio sperimentale a guida robotizzata mai utilizzato in precedenza a livello Internazionale.
L’équipe chirurgica, coordinata dal dottor Bruno Battiston, coadiuvata dal dottor Davide Ciclamini e dal dottor Paolo Titolo, ha provveduto a trasferire un’articolazione vascolarizzata, ovvero osso, tendine e tessuti molli, da un dito del piede al dito della mano. Per far questo ci si è affidati a una tecnologia robotica innovativa, finora mai utilizzata nel mondo per questo tipo di intervento.
Questa tecnologia all’avanguardia caratterizzata da un microscopio a guida robotizzata, ad altissimo ingrandimento, consente ai chirurghi di eseguire più agevolmente le micro anastomosi(ovvero micro suture) per consentire il collegamento dei piccolissimi vasi sanguigni dell’articolazione del dito del piede a quelli della mano.
In questo modo, una volta che l’osso si sarà integrato nella nuova sede, il dito e la mano potranno non solo riprendere a muoversi, ma anche a crescere nel tempo come un vero dito di una mano sana, permettendo così al bambino di recuperare nel tempo una funzione più che mai vicina a quella di una mano normale.
Il microscopio in questione trasmette l’immagine del campo operatorio ad un occhiale usato dall’operatore, che in tal modo può lavorare in maggiore ergonomia, ma soprattutto consente di utilizzare lo scafandro di protezione nei casi COVID positivi, cosa impossibile con i microscopi tradizionali che non permettono, per il loro utilizzo, l’interposizione di protezioni tra gli occhi del chirurgo e il sistema di lavoro.
Il nuovo strumento roboscopico(Immagine di copertina) è stato utilizzato anche per alcuni interventi presso l’ospedale Molinette di Torino rispettivamente, nei reparti di Neurochirurgia Universitaria per interventi sia cranici che spinali e rispettivamente, nelle divisioni di Otorinolaringoiatria Universitaria e di Chirurgia Universitaria maxillo facciale.
“Si tratta dell’ennesima dimostrazione delle eccellenze medico e tecnologiche che contraddistinguono la Città della Salute di Torino. Un intervento all’avanguardia senza precedenti, che le capacità riconosciute dei nostri professionisti hanno saputo portare a buon fine valorizzando una strumentazione mai utilizzata precedentemente”, ha dichiarato il Direttore generale dottor Giovanni La Valle.
* Occorre responsabilizzare noi stessi! rispettare e attenerci tutti, scrupolosamente e responsabilmente alle regole che abbiamo ricevuto in attesa del vaccino. Abbiate cura di voi, dei vostri cari e dei vostri amici.
Immagine di copertina: Robotic Scope(Biomed CuE)
Immagine 1: Falangi mano(Medicina online)
Immagine 2: Piede(Wikipedia)
Annapaola Di Ienno