Vi avevamo spiegato come il rispetto della vita parte dalla consapevolezza. Ogni nuova nascita è un Dono preziosissimo che va preservato, protetto, amato, in ogni circostanza e a dispetto di qualsiasi difficoltà.
Il terzo interessantissimo incontro, promosso dal Movimento per la Vita di Pescara, ha ben illustrato(se non addirittura svelato forse…) l’esistenza di: “Una rete per accogliere la Vita” in grado di appoggiare e tutelare le donne in difficoltà a portare avanti una gravidanza.
Parliamo di una rete di protezione solidale e concreta a “misura di mamma”, nel rispetto totale della persona, senza pregiudizi o discriminazioni, poichè al centro c’è sempre l’interesse del bambino.
Affidarsi a una corretta informazione è il primo passo importante. Vi facciamo conoscere in sintesi alcuni piccoli tasselli che rendono preziosissima questa rete d’accoglienza.
In italia esistono, dislocate in diverse strutture sanitarie, 70 culle per la Vita(culle termiche), che hanno salvato complessivamente 56 neonati dal sicuro abbandono. Per salvaguardare la privacy della madre, tutto avviene in forma anonima consentendo l’adozione immediata del bebè.
C’è il progetto dell’affido temporaneo, sostenuto dal comune attraverso l’assessorato alle politiche sociali, che prevede la formazione delle famiglie affidatarie. Tutti noi possiamo essere considerati come delle famiglie affidatarie indipendentemente dal nostro status civile. A quest’elenco che personalmente e senza esitazione definisco speciale, si annoverano anche i single e i nonni.
La toccante testimonianza della famiglia affidataria del dottor Tarani e della sua signora, insieme alla famiglia d’origine del bambino(ora adolescente), ha dimostrato essenzialmente come un’esperienza di questo tipo anche nei momenti più difficili, sia arricchente sotto ogni aspetto, poichè il legame affettivo che si crea, rimane per sempre e va oltre la conclusione del progetto stesso.
Ci sono le reti CAV(Centro D’Aiuto alla Vita), considerate le “culle viventi”, che propongono servizi di consulenza, si occupano della distribuzione del materiale, si avvalgono di una rete di conoscenze che in forma anonima segnala i casi di disagio, gestiscono le case d’accoglienza, strutture organizzate con personale qualificato, dove la madre è protetta.
Abbiamo il Centro d’Ascolto, il primo anello di questa catena solidale che affronta i colloqui con garbo e delicatezza, nel rispetto della dignità di ogni persona, poichè bisogna accogliere e aiutare senza moralismi.

L’incontro si è svolto come al solito alla Provincia di Pescara Martedì 14 Novembre 2017, nell’ambito del corso di formazione promosso dal Movimento per la Vita di Pescara, rivolto a tutti.
La redazione di Vortici.it vi segnala volentieri il prossimo appuntamento previsto per il 30 Novembre 2017 in Provincia alle 16.00, pronta a darvene conto.
Annapaola Di Ienno