Cari lettori di Vortici.it, quella del 27 gennaio 2021 non può essere una giornata che passa come tante altre. Non può esserlo perchè ciò che si ricorda in questa Giornata della Memoria è qualcosa che va ben al di là del fatto storico tragico e da non ripetere che ha colpito la comunità ebraica. Quello sterminio sarà sempre un grande monito in tutti i tempi, la testimonianza forte che è possibile purtroppo che un’intera etnia venga raggiunta dalla furia persecutoria in ognuno di coloro che ne fanno parte, qualunque sia la sua posizione economica e sociale e a prescindere dal luogo in cui vive. Caratteristiche, queste, che rendono quello sterminio dotato di un aspetto presente anche nella pandemia che stiamo vivendo, che colpisce persone di tutte le condizioni economiche, età, luoghi e lingue.
Per questo noi di Vortici.it abbiamo scelto di raccontarvi questa Giornata, accogliendo come una buona notizia il fatto che, nonostante la situazione attuale, si sia scelto in tantissime località d’Italia e del mondo di vivere questa Memoria con testimonianze, riflessioni, eventi facendo ricorso all’aiuto di quel web che, se ben usato, può essere strumento utile non solo a sentirci più uniti, ma anche a condividere momenti tanto importanti.
È esattamente questo che è accaduto a Pescara, dove la scelta fatta dal Comune è stata quella di organizzare un webinar, cioè una mattinata di contributi offerti da varie personalità, per riflettere insieme sull’attualità di quel “no ad ogni forma di discriminazione” trasformatosi in un “sì alla vita” e all’accoglienza dell’altro.
L’incontro online, preceduto dalla deposizione da parte del sindaco di Pescara Carlo Masci di una Stella di David d’alloro al monumento che ricorda le vittime proprio della Shoah davanti al Palazzo di Città, ha visto la presenza di personalità della comunità ebraica, rappresentanti delle Istituzioni e studiosi. Tre in particolare sono stati gli spunti di riflessione che hanno colpito la nostra attenzione, tutti accomunati dall’intento di andare alla radice dei fenomeni che generano l’odio e la discriminazione. Per questo ve ne proponiamo un sintetico ascolto, dal momento che in certi casi la parola detta ed ascoltata può spingere ad una riflessione più profonda, che si affianca a quella razionale e la integra dandole maggiore incisività.
Il primo di questi contributi è stato quello del Presidente della Giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, che nell’occasione è tornato a vestire i panni del filosofo e ha preso spunto dalla sua tesi di laurea in filosofia poi pubblicata, nella quale ha riflettuto sul rapporto tra il pensiero illuministico e il razzismo. Marsilio ha sottolineato che in realtà gli ambiti nei quali l’antisemitismo è nato, è cresciuto e si è radicato sono tantissimi e che il compito della filosofia è anche quello di aiutarci a riflettere sulle ragioni più profonde dei fenomeni che accadono:
Ma, se la filosofia aiuta a capire i fatti e le ragioni più lontane dell’infezione del razzismo, va detto anche che c’è un altro ambito della vita umana nel quale non solo lo stesso percorso è utile per risalire all’origine delle tensioni proprio perchè risulti più facile poi affrontarle per privarle di ragioni credibili: la fede religiosa. Proprio in quest’ambito ci sono passi fatti in avanti con tutta evidenza, come dimostra l’amicizia ormai consolidata tra le varie espressioni del cristianesimo e dell’ebraismo. Ecco allora che ci aiuta in questo cammino di conoscenza storica e di testimonianza diretta di tale amicizia l’arcivescovo di Pescara – Penne mons. Tommaso Valentinetti:
C’è dunque una strettissima attualità della Giornata della Memoria. Ma questo non è dovuto solo al fatto che, in quest’occasione, si possono fare passi avanti nel dialogo tra comunità spesso distanti nel corso della storia. Succede anche perchè i fatti accaduti sono davvero un monito per il presente e la loro conoscenza ci può sul serio aiutare a fare attenzione a certe dinamiche che anche oggi si manifestano, come ha testimoniato la prof.ssa Milena Santerini (Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, ordinaria di Pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, vicepresidente della fondazione memoriale della Shoah di Milano):
Insomma: è bello che ci siano città in cui il ricordo e la memoria possono davvero essere non solo un momento da far durare 24 ore, ma un’occasione che possono davvero segnare la nostra esistenza e aiutarci in modo concreto a renderci conto della grande ricchezza della nostra bellissima vita.
Massimiliano Spiriticchio