Cari lettori e lettrici, bentornati nella rubrica di Vortici.it in cui potrete leggere ogni settimana una poesia scritta da un autore o un’autrice della nostra contemporaneità che la nostra redazione ha scelto per voi. Buona immersione nelle profondità del vostro spirito con la poesia di questa settimana che s’intitola Matrimonio ed è stata scritta dalla poetessa brasiliana Adélia Prado. Ve la proponiamo oggi, prima nella traduzione in italiano dall’originale portoghese di Julio Monteiro Martins insieme ai suoi allievi dell’Università di Pisa e poi nella versione originale, per sottolineare, attraverso la data volutamente precedente al giorno della Festa della Donna, che per noi di Vortici.it le donne e la loro sensibilità nello stare accanto e nel condividere vanno onorate davvero tutti i giorni:
Ci sono mogli che dicono:
Mio marito, se vuole pescare, che peschi
ma i pesci poi se li pulisca.
Io no . A qualsiasi ora della notte mi alzo,
lo aiuto a squamare, aprire, tagliare e salare.
E’ così bello, noi due da soli in cucina,
ogni tanto i gomiti si toccano;
lui dice cose come: “Questo è stato difficile”
“Brillava nell’ aria con colpi di coda”
e fa il gesto con la mano.
Il silenzio della prima volta che ci siamo visti
attraversa la cucina come un fiume profondo.
Alla fine, i pesci nella teglia,
andiamo a dormire.
Cose argentee guizzano:
siamo sposo e sposa.
Adélia Prado
Di seguito invece la versione originale che s’intitola Casamento:
Há mulheres que dizem:
Meu marido, se quiser pescar, pesque,
mas que limpe os peixes.
Eu não. A qualquer hora da noite me levanto,
ajudo a escamar, abrir, retalhar e salgar.
É tão bom, só a gente sozinhos na cozinha,
de vez em quando os cotovelos se esbarram,
ele fala coisas como “este foi difícil”
“prateou no ar dando rabanadas”
e faz o gesto com a mão.
O silêncio de quando nos vimos a primeira vez
atravessa a cozinha como un rio profundo.
Por fim, os peixes na travessa,
vamos dormir.
Coisas prateadas espocam:
somos noivo e noiva.
Adélia Prado
Massimiliano Spiriticchio