Carissimi lettori di Vortici.it, eccoci giunti, come ogni settimana, al nostro viaggio nelle profondità del nostro spirito con la Poesia. Questa volta ci facciamo accompagnare da un Grande della Letteratura, Giacomo Leopardi, e dalla sua L’Infinito, sempre legata alla nostra contemporaneità.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi
Massimiliano Spiriticchio