La Galassia è un sistema formato da un gran numero di stelle e, in generale, da nubi di gas e di polveri. Il Sole fa parte di uno di questi grandi sistemi, chiamato Via Lattea o Galassia. A occhio nudo si distinguono soltanto quattro galassie: Andromeda, le due Nubi di Magellano e la nebulosa spirale M33. Il numero totale delle galassie osservabili con i telescopi moderni è dell’ordine di miliardi.
I seguenti contributi ci aiutano a capire in maniera ancora più chiara, in quale ambiente affascinante ci muoviamo:
Fatta questa premessa preparatevi a scoprire una curiosità interessante, riguardante proprio la Via Lattea che dalla terra appare, ricordiamolo come una fascia, di aspetto bianco latteo(immagine di copertina). Recentissimi studi scientifici, inoltre, hanno portato alla luce dati che sono sorprendentemente connessi a un genere musicale.
Accordi e scale di piano, basso e sassofono le cui note si fondono insieme per dare vita al blues della Via Lattea. È questa la musica che suona la nostra galassia e lo spartito è stato scritto da un astronomo dell’università del Massachusetts Amherst, Mark Heyer, che con l’aiuto di un algoritmo ha trasformato in note vent’anni di segnali raccolti dai radiotelescopi sul movimento dei gas della galassia. Il risultato è il brano intitolato “Milky Way Blues”, che possiamo ascoltare:
“Le note riflettono soprattutto la velocità dei gas che ruotano intorno al centro della nostra galassia”, commenta Heyer sul sito Sciencealert. Usando una scala minore pentatonica, composta cioè da 5 note, il ricercatore ha trasformato i dati raccolti dai radiotelescopi sui gas della Via Lattea in note e strumenti musicali. Così i gas molecolari sono diventati note del pianoforte, quelli atomici un basso e quelli ionizzati un sassofono.
Le note più alte indicano che i gas si muovono in una direzione, mentre le più basse sono generate dal movimento in senso opposto e le più lunghe indicano a loro volta un’emissione più forte. “Ogni osservazione è rappresentata da una linea, che mostra dove il telescopio era puntato, mentre le posizioni dei circoli lungo la linea indicano il punto dei gas nella galassia”, osserva Heyer.
L’idea di convertire in musica i dati e numeri dello spazio non è del tutto nuova. Già Keplero, nel lontano 1619, scrisse “l’Armonia del mondo”, descrivendo i pianeti come note musicali, basandosi sulla velocità delle loro orbite.
Più recentemente, nel 2014 Domenico Vicinanza, del network europeo Geant, ha usato 36 anni di rilevazioni di raggi cosmici della sonda Voyager per creare un duetto musicale, mentre nel 2015 un astronomo turco, Burak Ulas, ha composto un pezzo con le vibrazioni della stella Y Cam A.
Possiamo dunque tranquillamente affermare che la Galassia ha anche un fascino musicale, oltre che visivo…
Fonte video: https://www.youtube.com
AsiTV
Via Lattea – prima parte(13 Luglio 2011) – seconda parte(27 Luglio 2011)
Astronomy Sound of the Month
Milky Way Blues — Listen to the Sound of our Galaxy Rotating( 30 Aprile 2018)
Immagine di copertina: Via Lattea(Pixabay)
Annapaola Di Ienno