Cari lettori e lettrici, bentornati nella rubrica di Vortici.it in cui potrete leggere ogni settimana una poesia scritta da un autore o un’autrice della nostra contemporaneità che la nostra redazione ha scelto per voi. Buona immersione nelle profondità del vostro spirito con la poesia di questa settimana che s’intitola “La stanza degli Ebrei” ed è stata scritta da Tania Santurbano Stetari:
Bambini nudi, nudissimi
appesi sulle pareti dei bagni.
-ˈChi è ebreo? – Urlavano.
C’era il pisciatoio e il colore della pelle.
Comandava” l ‘Odore ”delle teste messe tutte strette.
C’era il soldato
e le mani si incrociavano tra le gambe.
I piedi erano pieni di gridi degli uccelli.
Il più Piccolo aveva un buco nuovo sulle spalle, altre sei settimane .
”Bosco di faggio” tremava nell’inverno e la luna accendeva la luce .
Non conoscevano la piazza del mercato e giravano le gonne .
Loro volevano tenersi i capelli
tra i bicchieri e tra le mani.
E cosi passavano gli occhi.
L’ odore del pane cominciava a tremare.
E c’erano ancora tutti gli angoli delle strade sulle loro braccia.
Guardavano fuori dalla finestra per spingere la paura.
La morte aveva davvero pulito tutto.
Scrosciavano contro i vetri .
Quella ”bambinacollina” che avevano preso per un braccio,
era stata l’ultima a scendere e
non piangeva per non dire niente.
Tania Santurbano Stetari
Massimiliano Spiriticchio