L’estate che stiamo vivendo è tutt’altro che torrida, almeno fino a questo momento, nella nostra Italia, colpita da fenomeni di maltempo quantomeno insoliti per questo periodo. Ne sanno qualcosa gli abitanti ed i turisti che erano a Milano Marittima e sul litorale abruzzese, in particolare a Pescara, il 10 luglio scorso, quando il vento misto a pioggia ha provocato la caduta di molti alberi nella località romagnola, mentre chicchi di grandine grandi come arance si sono abbattuti sulla città abruzzese e i suoi dintorni. Ma, se nel primo caso, l’immediata ripartenza con tanto di stabilimenti aperti e funzionanti in tutto e per tutto ha suscitato la positiva attenzione dei media, pronti a pubblicare le foto di lettini e sdraio regolarmente al loro posto il giorno dopo il nubifragio e a sottolineare la straordinaria capacità di ripartire subito che, come spesso accade a quelle latitudini, si è registrata, non altrettanto è accaduto in una città, Pescara, che già nelle ore immediatamente successive alla grandinata ha fatto fronte ai disagi fortissimi che si sono verificati. Solo per far capire cosa abbia rappresentato per questo territorio quanto accaduto basta dire che non solo ci sono state molte auto con i verti rotti, ma a rompersi sono stati anche quelli delle finestre di molte case e di numerose attività produttive e commerciali, messe letteralmente in ginocchio. Eppure il giorno dopo, mentre gli stabilimenti lungo la spiaggia pescarese erano anch’essi regolarmente aperti nonostante i danni subiti, altrettanto si può dire per molti bar e negozi, dove a tempo di record i danni, vetri rotti compresi, sono stati riparati. Il sottoscritto lo ha potuto constatare personalmente quando, andando a prendere un caffè in uno dei locali più noti di Pescara, alla domanda: “Ma avete avuto danni dal maltempo di ieri?” si è sentito rispondere “Sì! abbiamo avuto i vetri delle vetrine rotti”. Quegli stessi vetri, nel momento in cui è stata fatta quest’affermazione, rotti non erano più.
Ma le notizie più belle sono giunte dall’ospedale di Pescara, che sorge in una zona in cui i problemi, tra strade piene di buche e marciapiedi impraticabili soprattutto per anziani, disabili e passeggini, la viabilità sia a piedi che in auto è già impossibile quando il sole sorge alto e il cielo è sereno. In quel nosocomio il parcheggio ed alcune sale operatorie si sono allagati al punto che è stato necessario l’intervento dei sommozzatori per liberarlo dall’acqua. Anche le cucine sono state fuori uso per diverse ore. Però, nonostante questo, mentre i pazienti hanno mangiato piatti freddi, sono comunque state fornite le cure ai malati e le cronache dei giornali abruzzesi hanno potuto raccontare le storie di due parti che comunque sono stati portati a termine e di due bambini nati in buona salute, ma anche di un delicato intervento di neurochirurgia comunque eseguito insieme ad altri interventi che non potevano essere rinviati. Pescara e il litorale d’Abruzzo, insomma, hanno avuto una pronta reazione esattamente come Milano Marittima, anche se non ci sono foto su grandi quotidiani nazionali a sottolinearlo. Lo facciamo, anche per questo, noi di Vortici.it, desiderosi di far emergere sempre e comunque le buone notizie, senza per questo nascondere le problematiche che comunque fenomeni come questi di quest’estate ci stanno sottoponendo con particolare forza, come spiega in quest’intervista rilasciata a Radio Speranza InBlu, che noi proponiamo alla vostra attenzione anche per le indicazioni in essa contenute, il meteorologo di AbruzzoMeteo Giovanni De Palma:
Massimiliano Spiriticchio