Questa settimana, noi di Vortici.it, scegliamo di celebrare il sapere scientifico, attraverso l’ironia di un uomo coraggioso e sognatore ma soprattutto un grande scienziato a tutto tondo: l’Astrofisico, cosmologo e matematico Stephen Hawking(1942-2018), che ci ha lasciato lo scorso anno, all’età di 76 anni. Occorre sottolineare come sia stato, tra l’altro, uno dei più importanti fisici teorici britannici dei nostri tempi, studioso di buchi neri, cosmologia, gravità quantistica e dell’origine dell’Universo, nonché appassionato e ironico divulgatore, amatissimo anche da un pubblico non esperto.
Era nato a Oxford, dove aveva studiato scienze naturali, e si era poi trasferito nel 1962 al Trinity Hall di Cambridge per approfondire gli studi di cosmologia, dedicandosi al Big Bang e all’origine dell’Universo. Solo un anno dopo gli venne diagnosticata la SLA, che nonostante la depressione che ne conseguì non lo indusse ad abbandonare i suoi studi. Nel 1979 a Cambridge, dove poi avrebbe insegnato tutta la vita, divenne titolare della cattedra di matematica e poi, dal 2009, direttore del dipartimento di matematica applicata e fisica teorica. Membro della Royal Society (da cui ha ricevuto le prestigiose medaglie Hughes e Copley), della Royal Society of Arts, della Pontificia accademia delle scienze, ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti.
È stato autore di studi fondamentali riguardanti la cosmologia relativistica, che hanno condotto all’attuale modello interpretativo della struttura su grande scala dello spazio-tempo (ha dimostrato in particolare che la presenza di una singolarità iniziale dello spazio – tempo è una caratteristica inevitabile di qualunque modello realistico di Universo in espansione). Importantissime anche le sue ricerche sui buchi neri e sull’unificazione della gravitazione con la meccanica quantistica.
La sua opera più famosa è: A brief history of time (traduzione italiana – Dal big bang ai buchi neri), del 1988, ma i suoi lavori sono stati numerosissimi.
Come spesso avviene ai grandi geni, non perse mai il suo approccio ludico alla scienza e il suo entusiasmo, che volle comunicare anche al vasto pubblico. Quello di essere stato un apprezzatissimo divulgatore scientifico, è una dote che abbiamo sottolineato: nel 2010 andò in onda su Discovery Channel con una serie di documentari divulgativi appunto, dal titolo: Into the Universe with Stephen Hawking; tra il 2007 e il 2011 scrisse assieme alla figlia Lucy una trilogia per spiegare l’Universo ai bambini: George’s secret key to the Universe, George’s cosmic treasure hunt, George and the Big Bang; infine sono state numerose le sue spiritose apparizioni in programmi come: The Big Bang theory, Star Trek o i Simpson. Nel 2014 gli è stato dedicato il bellissimo film biografico: The theory of everything – La teoria del tutto – di James Marsh.
Lo splendido documentario (pur avendo lo stesso titolo, non è il film biografico menzionato sopra) che vi proponiamo, presente nella sezione: Il Gusto della Scienza, sul nostro canale “Vortici WebTv, vi farà conoscere meglio non solo l’uomo(vedi il suo motto nella nostra immagine di copertina – L’importante è solamente non mollare) ma anche un nuovo approccio divulgativo che rende la scienza e in particolare l’Astrofisica più vicina a noi.
Siete pronti a sognare insieme a noi?
Accomodatevi e buona visione con: Stephen Hawking – “La Teoria del tutto”.
Fonte video: http://www.webtv.vortici.it/
Annapaola Di Ienno