È il museo spagnolo più visitato, racchiude una delle collezioni di pittura europea più importanti al mondo ed ha compiuto da qualche mese 201 anni! Fu inaugurato il 19 novembre 1819. Il nome originario era: Museo Nacional de Pintura y Escultura (Museo Nazionale di Pittura e Scultura), ma sin dalla sua apertura fu popolarmente chiamato Museo del Prado (ovvero del Prato) dal luogo dove sorse(noto come Prado de los Jerónimos). Il museo prese ufficialmente questo nome nel 1920.
Il Museo del Prado a Madrid è ospitato in un grande edificio neoclassico progettato nel 1785 dall’architetto Juan de Villanueva.
Fu commissionato da Re Carlo III per accogliere le collezioni reali di Storia Naturale e venne trasformato in un museo d’arte aperto al pubblico, da suo nipote, Re Ferdinando VII, nel 1819.
Il complesso museale incorporò anche i due soli edifici rimanenti del Palacio del Buen Retiro, progettato nel Seicento dall’architetto Alonso Carbonell, conosciuti come il Casón ed il Salón de Reinos.
Nel corso del tempo, restauri e ampliamenti l’hanno reso la meraviglia di oggi. Vanta una collezione di opere d’arte che vanno dal Dodicesimo al Ventesimo secolo e dispone (secondo i siti turistici madrileni) di una pregiata collezione di 8.600 quadri e oltre 700 sculture.
Il museo, che nei suoi primi anni possedeva unicamente opere d’importanti artisti spagnoli, attualmente ospita non solo opere di artisti italiani, come Raffaello, Tiziano, Veronese, Caravaggio, Tintoretto e Andrea Mantegna ma anche numerosi artisti internazionali, in particolare olandesi e fiamminghi.
Non stupisce per niente dunque, che ancora oggi sia, un punto di riferimento per gli amanti delle opere di Diego Velázquez( il suo Las Meninas è tra i pezzi forti del museo), El Greco, Francisco Goya (di cui possiede la più grande collezione al mondo tra questi La Maja vestida e La Maja desnuda, ma anche l’olio su tela intitolato Il 3 maggio 1808), Murillo, Ribera, Zurbarán, ma anche Rubens, Van Dyck, senza dimenticare qualche francese come Poussin e Lorrain.
Non va nemmeno dimenticato che fin dai primi decenni fu visitato da artisti del calibro di Manet, Renoir, Toulouse-Lautrec, ma poi anche da Picasso, Matisse, Dalí e Francis Bacon. È considerato “il museo dei pittori per i pittori”.
Per visitare il Prado non esiste un percorso predefinito ed è proprio vero che possono volerci fino a sette ore di tempo, è accaduto anche alla sottoscritta ventun anni fa. Posso dire di essere stata una privilegiata, poiché sono riuscita a visitarlo tutto!
Desidero proporvi un contributo brevissimo davvero particolare, intitolato: Belleza y locura en el Prado(Bellezza e follia al Prado) che anima alcune meraviglie della pinacoteca in occasione delle celebrazioni del Bicentenario del museo.
Al giorno d’oggi la tecnologia e la rete ci vengono in aiuto e ci propongono visite virtuali brevi o meno brevi, attraverso i siti ufficiali per pubblicizzare o consentire lo svolgimento degli eventi stessi.
Accomodatevi, ascoltate e sognate!
* Occorre responsabilizzare noi stessi! rispettare e attenerci tutti, scrupolosamente e responsabilmente alle regole che abbiamo ricevuto, abbiate cura di voi, dei vostri cari e dei vostri amici.
Immagine di copertina: Facciata del Prado (Wikipedia)
Annapaola Di Ienno