“Stare insieme in una sala significa condividere le emozioni con gli altri e il cinema deve tornare a essere un momento di condivisione. Per questo il festival punta a recuperare il piacere della condivisione, invogliando al ritorno in sala“. Riccardo Milani, direttore artistico del Flaiano film festival, parla così di quella che definisce come una caratteristica su cui punta in modo particolare la 49° edizione di un appuntamento così importante per la cultura nel nostro Paese. In effetti si sente dire spesso che una delle cose che più è mancata agli italiani in questi ultimi anni è proprio la possibilità di stare insieme e condividere momenti speciali, come l’atmosfera di una sala cinematografica.
Ecco allora che Festival come il Flaiano sembrano giungere a proposito con tanto di eventi da segnare sul calendario. Non entreremo nel dettaglio del programma, che a breve potrete trovare su www.premiflaiano.com, ma già da qui possiamo anticiparvi che, nella rassegna pescarese in programma dal 27 giugno al 1 luglio si alterneranno nuove pellicole con la presenza in sala di registi e attori e film senza tempo ai quali la proiezione al cinema restituisce quella capacità di farci immergere totalmente nel racconto che solo all’interno di un cinema si può assaporare pienamente. Ecco allora che alcune pellicole di Pasolini, come Mamma Roma o Il Vangelo secondo Matteo sono tra gli appuntamenti più attesi di quest’edizione, esattamente come i nuovi Ghiaccio di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis, che sarà presentato il 27 giugno alla presenza del protagonista Giacomo Ferrara e del regista Alessandro De Leonardis, e come L’arminuta di Giuseppe Bonito, tratto dal romanzo dell’abruzzese
Donatella Di Pietrantonio. In questo clima l’omaggio a Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman con il loro film Mostri, attualissima parodia di alcuni difetti degli italiani, è inserito alla perfezione e contribuisce a dare l’idea di quella modernità senza tempo che il grande cinema porta con sé.
Quello che arriva da Pescara è insomma un invito chiaro a tornare al cinema, luogo di incontro con noi stessi e con gli altri sulla base di quelle emozioni indescrivibili che il grande schermo continua in modo insostituibile a regalare ancora.