Questa volta, Vortici.it vuole ricordare Gianni Agnelli, un uomo che ha segnato la storia dell’Italia.
“Mio nonno intuì il futuro dell’auto” queste sono le parole di John Elkann, (designato dall’Avvocato a guidare l’impero di famiglia all’età di ventun anni), che ricorda così la lungimiranza di Gianni Agnelli che lo scorso 12 Marzo avrebbe compiuto cento anni.
Il magazine tedesco Stern lo definisce: “L’ultimo signore d’Italia”. Laureato in legge non ha mai praticato l’attività forense, ma è stato l’Avvocato più famoso d’Italia.
Parliamo di un’icona di stile ed eleganza, di un tifoso appassionato della Juventus(come testimonia il filmato a fine paragrafo) e della Ferrari, due creature che segue con regolarità e provvede a finanziare direttamente. È un mecenate delle arti. Diventa senatore a vita.

La seguente affermazione certamente colpisce: “Hanno fatto un’inchiesta: novantanove cittadini su cento sanno chi è il Papa, tutti conoscono Gianni”, racconta Enzo Biagi in un suo libro intitolato: Il signor Fiat, una biografia pubblicata nel 1976.
Agnelli è l’uomo che piace alle donne e incanta i potenti, è il simbolo di un élite con la erre moscia e l’orologio sul polsino.
Cronisti e commentatori lo inseguono e lo apprezzano per le sue battute fulminanti e ironiche. Il suo è certamente un profilo cosmopolita, per via delle sue relazioni internazionali, ma anche profondamente italiano.
Alla sua morte, avvenuta il 24 gennaio 2003, migliaia di persone lo salutano commosse.
La biografia dell’Avvocato e la Storia d’Italia sono da considerarsi un tutt’uno. L’Avvocato si chiama come il nonno Giovanni, senatore e fondatore della Fiat. Suo padre Edoardo, unico erede maschio, scompare nel 1935 a causa di un incidente aereo, quando Gianni è ancora un adolescente. In quella che viene definita la “stanza dei bottoni” approda nel 1966, dopo aver trascorso gli anni della Dolce vita, nel mondo del jet set internazionale, tra la Costa Azzurra, Saint Moritz e New York.
Il miracolo economico è finito, subito dopo viviamo un momento difficile contrassegnato dalle tensioni sociali: il cosiddetto autunno caldo. Agnelli si contraddistingue per la sua capacità di mediare tra le parti sociali. Questo suo equilibrio lo porta dal 1974 al 1976 alla presidenza di Confindustria. Appena dopo c’è la crisi, lo scontro sindacale di fine anni 70’, l’accordo con la Libia di Gheddafi, il terrorismo. Negli anni 80’, rilancia l’azienda affiancato da Cesare Romiti al quale lascerà la presidenza. Ai successi d’imprenditore però si affiancano le tragedie private, il suicidio del figlio Edoardo e la morte prematura del nipote Giovannino.

Nella sua biografia c’è una costante: la volontà di salvaguardare la principale attività industriale della Fiat, l’automobile, ereditata dal nonno. Lo dimostrano due progetti che non andranno in porto: l’accordo con la Ford nel 1985 e l’alleanza con General Motors nel Marzo 2000. Alla sua morte, la crisi infuria e molti s’interrogano su quale sia il suo destino. Tanti scommettono sull’uscita del gruppo dall’auto ma come tutti ricordiamo la vicenda ebbe altri sviluppi e oggi i risultati sono palesi: il gruppo Fiat Chrysler Automobiles dal 2014, anno della sua fondazione è divenuto l’ottavo gruppo automobilistico al mondo per numero di veicoli prodotti.
Non sono previsti eventi, per celebrare i cento anni della nascita perché la pandemia non lo consente, ma la sua figura sarà ricordata da tutti i mezzi di comunicazione (tv, quotidiani, social), nel corso del tempo.
Il ministero dello Sviluppo Economico emetterà un francobollo commemorativo.

Concludo con una riflessione personale: ci sono uomini e donne che hanno fatto la storia del nostro Paese, anche se tendiamo a dimenticarlo. Noi italiani abbiamo davvero la memoria corta, viviamo esclusivamente il quotidiano. Eppure dare spazio alla creatività e alla progettazione con finanziamenti opportuni e mirati, è necessario e doveroso, poiché solo in questo modo potremmo ricostruire un futuro nuovo e ricco di opportunità per tutti.
* Occorre responsabilizzare noi stessi! rispettare e attenerci tutti, scrupolosamente e responsabilmente alle regole che abbiamo ricevuto in attesa del vaccino. Abbiate cura di voi, dei vostri cari e dei vostri amici.
Immagine di copertina: Gianni Agnelli (Wikipedia)
Foto 1: Amazon
Foto 2: Fiat panda 4×4 di Gianni Agnelli (News Auto)
Foto 3: Fiat 131 S di Giovanni Agnelli (Virgilio Motori)
Annapaola Di Ienno