La Scienza continua a stupirci e incuriosirci anche con scoperte curiose e (a volte) alquanto inaspettate come nel caso che stiamo per illustrarvi.
Il gruppo di neuroscienziati della Sissa(Scuola Superiore Internazionale di Studi Avanzati di Trieste) e dell’Università di Padova, hanno potuto stabilire, grazie a uno studio minuzioso, se il bambino/bambina che nascerà sarà destrimane o mancino. Sono partiti osservando 29 bambini nel grembo materno alla quattordicesima, diciottesima e ventiduesima settimana. Venti minuti di ecografia hanno registrato i movimenti delicati delle mani verso la bocca e gli occhi o i pugni più duri dati alla pancia della mamma.
Spiega Valentina Parma, ricercatrice della Sissa specializzata in Neuroscienze Cognitive: “A partire dalla diciottesima settimana gli occhi vengono identificati come organi delicati. I movimenti sono più lenti e precisi. La mano più utilizzata in prevalenza è quella che in futuro diventerà la mano preferita”. Umberto Castiello dell’Università di Padova, coautore dello studio apparso su Scientific Reports, aggiunge un elemento importante: “Non tutte le differenze nei gesti sono apprezzabili a occhio nudo. Abbiamo dovuto mettere a punto un software(cioè un programma) per apprezzare velocità e accelerazione dei movimenti dei bimbi”.
Ovviamente, se non viene fatta l’osservazione in gravidanza, per scoprire se il bimbo sarà mancino oppure no, occorrerà aspettare l’età dei primi disegni.
Valentina Parma spiega: “Con il nostro studio abbiamo osservato che il sistema motorio si sviluppa molto presto nella gestazione. Ma dopo la nascita avviene una sorta di reset. La coordinazione dei movimenti deve riorganizzarsi completamente. Il passaggio dal liquido amniotico a un ambiente dominato dalla forza di gravità impone al bambino un nuovo sforzo di apprendimento. La prevalenza della destra o della sinistra riapparirà con chiarezza solo dopo diversi anni”.
I bimbi osservati nel pancione della mamma dieci anni fa, sono stati visitati nuovamente dai ricercatori oggi, a 9 anni, con i seguenti risultati: i quattro che risultavano mancini in utero si sono confermati tali anche dopo aver imparato a scrivere. A questo proposito la ricercatrice Parma aggiunge: “Abbiamo notato – che esistono destrimani e non destrimani. In questo secondo gruppo si trova una grande varietà di sfumature. C’è chi scrive con la sinistra ma si lava i denti, calcia o tira una palla con la destra. Solo una piccola parte dei non destrimani è veramente mancina, cioè fa tutto con la sinistra”.
Di mani, ma non solo, si occupano le osservazioni dei ricercatori di Padova e Trieste. Spiega Castiello: “Già a 14 settimane i bambini cominciano ad avere coscienza dell’altro e a mettere in atto un comportamento sociale”. Esistono meccanismi precoci, ancestrali riconducibili alla genetica: la prevalenza di una mano rispetto all’altra compare presto, sia nella storia individuale sia nella storia collettiva della nostra specie. “Ed esiste – conclude Castiello – in molte specie animali, anche lontanissime dall’uomo”.
Fonte immagine: http://www.tecnologia-ambiente.it
Annapaola Di Ienno