Si parla spesso del ruolo che le imprese svolgono nel tessuto non solo economico, ma anche sociale del nostro Paese. L’impresa di oggi è inserita in un contesto sociale molto articolato, nel quale spesso il suo raggio d’azione non è delimitato soltanto dal perimetro in cui si svolge l’attività orientata al profitto, ma si agisce anche cercando di partecipare alla vita della società e di dare il proprio contributo come azienda per vari scopi, dalla tutela ambientale alla ripresa demografica, dall’assistenza ai più bisognosi al sostegno per le cause legate alle persone che vivono in una situazione di marginalità sociale. In questo clima culturale ha preso piede in Italia da diversi anni il cosiddetto Corporate Funraising, cioè una strategia che consente alla realtà che operano nel non profit di ottenere fondi collaborando con imprese. Va subito sottolineato che non si chiede semplicemente un contributo economico: più e prima ancora di questo si crea una relazione tra operatori del mondo non profit e imprese, in modo da entrare in relazione con tutti i portatori d’interesse che agiscono nel settore di riferimento di quella determinata azienda o di quella determinata associazione. In altre parole ci crea una vera e propria rete di solidarietà. Dal portale online italianonprofit.it giungono alcuni consigli rivolti agli operatori del non profit su come scegliere le imprese partner, come individuare al loro interno le figure con cui relazionarsi e come in generale instaurare rapporti che siano fruttuosi e duraturi. Non è facile trovare online dati che dicano quanti sono in Italia i casi di Corporate Fundraising, ma non è molto difficile immaginare che un ruolo di primo piano venga esercitato dalle imprese sociali che, nel nostro paese, erano più di 22.000 già nel 2018, come dice la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network – L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza. Grazie ai loro valori di fondo, alla solidarietà che in genere mostrano al loro interno, ma anche alla capillare presenza sul territorio realizzata anche in virtù proprio della collaborazione con il mondo del volontariato, l’impresa sociale ha tenuto anche durante la pandemia, nonostante il periodo critico.
Ma chi pensasse che la collaborazione tra imprese e mondo del non profit sia limitata al semplice rapporto tra le realtà operanti in questi due ambiti si sbaglierebbe, perchè non è raro che invece la società nel suo insieme o una parte di essa venga coinvolta nelle iniziative messe in campo. Questo è esattamente ciò che sta accadendo con una campagna attualmente in corso la cui conclusione è prevista per il prossimo 31 gennaio. Si tratta della possibilità di partecipare ad un’elezione particolare, nella quale il voto può servire a far sì che un’associazione riceva fondi importanti. A mettere in campo l’iniziativa è un operatore del settore bancario, cioè Unicredit, che spiega così il senso e il funzionamento dell’iniziativa: “L’iniziativa, finanziata grazie al progetto Carta Etica, prevede la distribuzione di 200.000€ tra le Organizzazioni Non Profit aderenti a IlMioDono che raggiungeranno le condizioni previste dal regolamento”. In pratica le associazioni più votate riceveranno una parte della somma messa a disposizione. Per votare occorre andare sulla piattaforma online, scegliere l’associazione digitandone nello spazio per cercarla il nome, cliccare su “vota ora” e poi trasferirsi sulla propria casella di posta elettronica, cercare l’e-mail che Unicredit manda per confermare il voto, aprirla e cliccare sul link indicato al suo interno per confermare la preferenza espressa. Oltre a questa possibilità, che è a costo zero, ce n’è un’altra, che comporta una piccola donazione: con una somma di dieci euro infatti i voti espressi da ciascun donatore i voti espressi diventano sei. Sono circa 1.500, secondo Unicredit, le Onlus che anche quest’anno partecipano all’iniziativa, 231 quelle premiate nel 2021, in crescita rispetto alla 162 del 2020, a testimonianza di un’attenzione crescente verso quest’iniziativa.
Tra le realtà per quali si può votare c’è anche la Fondazione Vita Nova, che si occupa di dare sostegno a chi vive l’esperienza della gravidanza, in particolare attraverso una forma di adozione a distanza, il Progetto Gemma, che dà la possibilità di sostenere una mamma ed il suo bambino fin dal quarto mese di gravidanza, evitando il dramma dell’aborto. Ecco la pagina dalla quale si può votare per la Fondazione … È il piccolo consiglio che vi forniamo noi di Vortici.it, che amiamo vedere nascere i bambini e amiamo tutto ciò che ci rende tutti partecipi nella nascita di una nuova vita…