Ancora nello Spazio per prendere davvero il volo…
Sarà un segno dei tempi o la voglia di muoversi in un periodo nel quale la nostra Terra è attraversata da una serie di problemi, tra cui anche la difficoltà di muoversi. In ogni caso ultimamente sembra essersi scatenata una vera e propria gara a chi arriva prima nello Spazio. Sono almeno tre i soggetti privati che stanno organizzando spedizioni in orbita. Dopo Elon Musk con Space X e Jeff Bezos, il patron di Amazon, pronto a lanciarsi nel suo viaggio spaziale ormai prossimo alla partenza, sembra essere arrivato il turno di un altro uomo molto ricco, Sir Richard Branson, il patron dell’impero Virgin. A rilanciare le voci secondo cui il suo SpaceShip Two, che ingloba il razzo denominato significativamente White Knight, cioè Cavaliere Bianco, sarebbe pronto a partire il prossimo 4 luglio, giorno dell’Indipendenza degli USA, ma soprattutto 16 giorni prima del lancio della compagnia di Bezos, la Blue Origin, è il Sole24Ore, che in un articolo di poche ore fa a firma di Loepoldo Benacchio, sostiene che non ci sono nè conferme nè smentite ufficiali su queste voci.
Ma quali sono le differenze tra le tre missioni attualmente in fase di preparazione? Proviamo a rispondere andando a vedere più da vicino le loro caratteristiche. La navicella spaziale di Bezos si chiama New Shepard ed è una capsula su cui si può viaggiare in sei. Dovrebbe consentire ai passeggeri di godersi lo spettacolo della Terra vista lungo la sua curvatura in assenza di gravità con tanto di atterraggio nel deserto del Texas, come racconta il Corriere della Sera. I posti a disposizione sono stati messi all’asta e per aggiudicarsi un posto servono milioni di dollari. Decisamente più popolari sarebbero le cifre per un viaggio a bordo della navicella messa a punto da Sir Branson: in questo caso si parla infatti di 250.000 dollari a sedile. Nel mirino di questi miliardari ci sono l’arrivo sulla Luna e probabilmente anche un avvicinamento a Marte. Ma Bezos e Sir Branson non sono gli unici a voler andare nello Spazio da privati: da anni lavora a questo progetto anche Elon Musk. Il creatore della società Space X, come racconta la rivista scientifica Focus, con il suo Starship dovrebbe far registrare un volo di prova entro il prossimo 20 dicembre. Il mezzo sarà un vero e proprio arsenale di tecnologia, dotato di 28 motori Raptor a metano e ossigeno, che avrà il doppio della potenza del Saturno V della Nasa dell’era delle missioni Apollo, che tutti ricordiamo per il famoso sbarco sulla Luna.
Proprio il satellite della Terra è uno degli obiettivi di questa nuova missione, che dovrebbe riportare l’umanità a camminare sul suolo lunare. Ma la prima novità interessante risiede nel fatto che lo Starship sarà completamente riutilizzabile. Alto quasi 120 metri, il più gigantesco tra i razzi costruiti dall’uomo, potrà dunque tornare in orbita, stavolta con un massimo di cento passeggeri, per toccare, oltre alla Luna, anche Marte e altri luoghi spaziali anche al di fuori del Sistema Solare. Difficile catalogare missioni di questo tipo solo come “turismo spaziale”, perchè dal mezzo di Elon Musk potrebbero arrivare comunque notizie importanti sulla conformazione dello Spazio e dei corpi celesti, malgrado l’equipaggio a bordo sia solo civile. Inoltre già sul primo volo, tra i pochi passeggeri ammessi, ce ne sarà uno la cui sola presenza costituirà un messaggio molto chiaro: si tratta di Hayley Arceneaux, una donna di 29 anni che lavora come assistente nel St Jude Children’s Research Hospital di Memphis e che diventerà la più giovane cittadina americana mai mandata nello spazio. La sua è una storia molto significativa: a 10 anni le venne diagnosticato un cancro alle ossa che la portò a un lungo periodo di cura nella stessa struttura dove ora lavora e a una serie di interventi per sostituire alcune sua ossa con altre artificiali. Ora che ha superato tutto questo, per lei dovrebbe aprirsi addirittura la possibilità di un volo spaziale: come a dire che, anche nello Spazio, c’è chi fa solo il turista e chi, invece, vive occasioni di riscatto e vuole, in tutti i sensi, prendere il volo…