Cari lettori e lettrici, bentornati nella rubrica di Vortici.it in cui potrete leggere ogni settimana una poesia scritta da un autore o un’autrice della nostra contemporaneità che la nostra redazione ha scelto per voi. Buona immersione nelle profondità del vostro spirito con la poesia di questa settimana che s’intitola “Juanita mia” ed è stata scritta da Sharol Di Muzio:
Gli occhi nudi e la tua testa sul cuscino.
Avevi quel modo di far scoppiare i capelli
ogni volta che li svenavi sulle spalle .
Quello strano zucchero di ciligia e quelle fiamme
che portavi sulla gonna lunga.
Squittisce la morte
perchè ti vede così bella con i tuoi merletti.
Squittisce la morte
perchè la porti in cucina sul tavolo tra le tue torte e le tue bambole .
Sembri molto sicura di morire
e io mi trascino leggera con il diavolo e le trecce.
Si raccontano che le zingare sono lunghe come il Tamigi
…tu lo sapevi ecco perchè non ti coprivi mai le caviglie.
Ti ho vista stesa a dividere la tua bambola.
Ti ho vista stesa con gli occhi aperti e morta.
-Fuori da quella bara.- Gridava tua madre.
E io a guardar il soffitto a recuperare il fiato
con un lenzuolo di muro grigio posato sulle gambe.
Via queste trecce che gridano posate sulle tue orecchie
via le scarpe e la gonna
via questo odore che esce da te fino a me.
Il segreto piccolamia è il tuo fratellino che sta per nascere
mentre Dio spinge il cielo sopra di noi.
Separata, vicino alla finestra ti vedo andare via…
Juanita sembri molto sicura di morire.
Sharol Di Muzio
Massimiliano Spiriticchio